Il bypass gastrico è uno dei più comuni interventi di chirurgia bariatrica utilizzati per aiutare le persone a perdere peso. La chirurgia bariatrica, infatti, è un campo della medicina che si concentra sul trattamento dell’obesità e delle malattie correlate all’obesità attraverso l’utilizzo di tecniche chirurgiche avanzate.
In tale contesto, in termini di efficacia il bypass gastrico è uno dei principali interventi chirurgici quando il paziente ha necessità di un supporto nella perdita di peso. In particolare, questo intervento è utilizzato per trattare, oltre all’obesità, anche le malattie ad essa correlate. Tra queste, rientrano sicuramente il diabete di tipo 2, l’apnea notturna, l’ipertensione e altri problemi di salute correlati. L’intervento è di solito raccomandato per persone che hanno un Indice di Massa Corporea (IMC) superiore a 40, o per persone con un IMC superiore a 35 che hanno anche problemi di salute correlati all’obesità.
Sotto l’aspetto pratico, l‘intervento di bypass gastrico consiste nella creazione di una piccola tasca gastrica direttamente collegata all’intestino tenute. Ciò permette agli alimenti di evitare lo stomaco e di passare direttamente alla tasca gastrica, che ha dimensioni più piccole rispetto allo stomaco. Le piccole dimensioni della tasca gastrica aiutano il paziente a raggiungere rapidamente un senso di sazietà e ad ingerire quantità di cibo decisamente inferiori rispetto a quanto farebbe in condizioni normali.
L’intervento chirurgico è piuttosto invasivo, pertanto viene eseguito sotto anestesia generale. La maggior parte dei pazienti trascorre da uno a tre giorni in ospedale dopo l’intervento e richiede un periodo di riposo a casa di circa due settimane. Durante questo periodo, i pazienti devono seguire una dieta speciale, che consiste principalmente in cibi morbidi e liquidi. Dopo due settimane, i pazienti possono gradualmente iniziare a mangiare cibi solidi.
È inoltre interessante sapere che esistono due tipi di bypass gastrico: il bypass gastrico a Y di Roux e il mini-bypass gastrico. Il bypass gastrico a Y di Roux è l’operazione più comune. Durante questo intervento, viene creato un nuovo stomaco a forma di tasca che viene collegato direttamente all’intestino tenue. Il mini-bypass gastrico, invece, è una variante più semplice del bypass gastrico a Y di Roux che abbiamo approfondito in alcuni precedenti articoli.
Gli effetti del bypass gastrico
Uno dei motivi per i quali questo intervento è molto utilizzato in ambito bariatrico sono i tanti effetti positivi che riesce a generare. Essi riguardano, innanzitutto, la perdita di peso ma si estendono anche al rapporto con altre patologie.
Riguardo al primo aspetto, in ambito medico si ritiene che dopo due anni dall’intervento, molti dei pazienti riescono a perdere una percentuale tra il 50% e il 70% del peso in eccesso. La qualità di questo risultato diviene ancora più apprezzabile se si considera che l’intervento è utilizzato in situazioni di grave obesità. Significa, infatti, che se vi è un peso in eccesso di 100kg, in due anni è possibile perdere dai 50kg ai 70kg.
Lo scopo del bypass gastrico, come dicevamo in precedenza, non è solamente quello di aiutare il paziente a perdere peso ma anche di ottenere un miglioramento della qualità della vita. Ciò è possibile in quanto sono moltissime le patologie correlate al l’obesità. Tra queste si possono menzionare sicuramente le malattie cardiovascolari e le apnee notturne.
In questo senso, intervenire mediante il bypass gastrico per ridurre notevolmente il peso del paziente comporta anche una diminuzione della probabilità che tali patologie correlate.
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Io sono il Dottor Marco Anselmino, Senior Consultant in chirurgia bariatrica e metabolica al San Raffaele di Milano. Per richiedermi un appuntamento, clicca qui.