Bypass gastrico, come magiare dopo?

Un intervento di bypass gastrico rende la digestione più difficoltosa. Questo vale sia per gli alimenti caratterizzati da una struttura fibrosa o filamentosa, che per gli alimenti con composizione nutrizionale ricca di zuccheri semplici o grassi. Nonostante sia bene considerare la specificità di ogni caso clinico, in generale possiamo dire che i pazienti nel periodo post operazione bariatrica devono aumentare il consumo di alimenti ricchi in proteine e carboidrati complessi.

Vediamo insieme le caratteristiche del regime alimentare dei pazienti post bypass gastrico.

Primi mesi post bypass gastrico: lo svezzamento

Nei primi mesi, la dieta viene definita anche svezzamento. Prima di tornare a una dieta mista e completa, infatti, il paziente deve passare da una fase di ri-alimentazione graduale.

I tempi indicati nello svezzamento sono orientativi: la durata di ogni fase è infatti da valutare con il dietista o con il team medico, in base alle esigenze personali del paziente.

In generale possiamo dire che:

• Nel primo mese la consistenza degli alimenti dovrà essere SEMILIQUIDA FRULLATA

• Nel secondo mese la consistenza degli alimenti dovrà essere MORBIDA TRITATA

Dopo lo svezzamento, si torna alla dieta solida

Trascorsi i primi due mesi di ri-alimentazione, si prosegue impostando un regime alimentare a lungo termine o comunque di recupero ad un’alimentazione normale, completa, reintroducendo gradualmente alimenti con consistenza solida.

La dieta a lungo termine  dovrà essere  intesa come sana alimentazione e basata su un corretto rapporto col cibo.

Si dovrà personalizzare la dieta il più possibile, facendo però sempre attenzione alle corrette scelte alimentari e al rispetto delle regole dietetico-comportamentali.

• Impara a masticare bene e a lungo assumendo sempre piccoli bocconi. Assapora e gusta il cibo, facendo sempre attenzione alla sua consistenza prima di ingerirlo.
• Mangia piano per individuare correttamente il senso di sazietà e smettere di mangiare appena lo si avverte: ignorarlo o oltrepassarlo può indurre vomito o dolore gastrico.
• Dedica al pasto un tempo sufficiente per essere consumato tranquillamente. Mentre mangi non fare altre cose. Inoltre, evita di coricarti subito dopo aver mangiato, ma aspettare almeno un paio di ore.
• Suddividi i pasti nelle tre assunzioni principali (colazione, pranzo e cena) inserendo almeno 3 spuntini a metà mattina, metà pomeriggio e sera.
• Non bere durante i pasti. L’acqua va assunta tra un pasto e l’altro, a piccoli sorsi. Smetti 10 minuti prima di mangiare e ricomincia a bere 30-40 minuti dopo. Assicurati di assumere almeno 6-8 bicchieri al giorno di acqua o altre bevande analcoliche come tè, tisane, camomilla. Sono vietate le bevande gassate (anche l’acqua) e gli alcolici (anche il vino).
• É importante consumare l’alimento proteico (carne, pesce etc.) a inizio pasto, per assicurarsi l’introito di proteine necessario alla guarigione delle ferite e a tenere alto il sistema immunitario; se non riesci a consumare nient’altro, smetti di mangiare.
• Elimina cibi ad alto contenuto di zuccheri come dolci, cioccolato, miele marmellata, poiché vengono assorbiti velocemente e possono provocare sintomi quali diarrea, sudorazione fredda, tachicardia, crampi addominali, sensazione di svenimento (dumping syndrome).
• Escludi anche cibi ad alto contenuto di fibra, duri o difficili da masticare (tipo buccia della frutta, “calletti”  della carne, parti fibrose delle verdure.
• Riduci drasticamente gli alimenti ricchi in grassi (insaccati, formaggi stagionati, salse, cotture elaborate…) poiché sono difficili da digerire e possono dare una fastidiosa sensazione di pesantezza allo stomaco.
• Introduci ogni alimento “nuovo” da solo, per verificarne la tolleranza. Se un alimento ti crea difficoltà o disagi, non escluderlo definitivamente dalla dieta, ma riprova ad aggiungerlo nelle settimane successive.
• Anche quando l’alimentazione torna ad essere completa, mista e variata continua ad assumere supplementi vitaminici e sali minerali secondo prescrizione medica: questo per evitare che si creino dei deficit a lungo termine.
• Fai attività fisica, aiuta a perdere peso e a mantenere il risultato a lungo termine. Ti consiglio di svolgere attività fisica aerobica moderata, iniziando da un minimo di 150 minuti a settimana; l’obiettivo è di raggiungere, con gradualità, 300 min a settimana di attività, che includa anche attività di potenziamento 2 volte a settimana.
• É importante aderire scrupolosamente ai controlli programmati dal team medico. É necessario infatti valutare qualsiasi cambiamento o evento legato all’intervento, soprattutto per il mantenimento dei risultati.

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